La Fattoria Sociale è una azienda agricola nella quale spazi e/o coltivazioni appositamente costruiti vengono dedicati alle vite e ai soggiorni di gruppi misti di operatori e persone svantaggiate che, con cadenza più o meno regolare, frequentano l’azienda per parlare, scrivere, riflettere e soprattutto per prendersi cura delle piante, aprendo così un canale privilegiato di comunicazione con la terra, i vegetali e le mille necessità che nascono al momento.
L’obiettivo principale dell’esperienza in fattoria, pertanto, è il miglioramento della persona e non quello della pianta, ma poiché è altrettanto vero che il supporto tecnico al conseguimento del risultato finale si pone come contributo irrinunciabile al raggiungimento dello scopo, centrale diventa il ruolo dell’agricoltura all’interno della fattoria sociale stessa.
Si sostiene che l’esperienza in fattoria possa assumere una valenza terapeutica nel momento in cui la coltivazione delle piante contribuisca al ripristino di equilibri individuali e sociali, spesso rotti da condizioni di disagio o di svantaggio.
Seminare, coltivare e veder poi i frutti del proprio lavoro aiuta a responsabilizzarsi, a riacquistare fiducia nelle proprie capacità, riconquistando il concetto di temporalità che spesso, nel mondo del disabile si ferma inesorabilmente al momento dell’Handicap, dell’incidente o delle esperienze trascorse.
La Fattoria Sociale è uno spazio per “coltivare” l’accoglienza e l’inclusione sociale.
La scelta di intraprendere un’iniziativa di agricoltura sociale nel territorio di Tivoli non è casuale, ma scaturisce dall’analisi delle caratteristiche sociali e ambientali.
In un contesto di crisi delle forme tradizionali di welfare, l’agricoltura sociale intende dare risposte concrete a diverse forme di disabilità.
Quindi una Fattoria Sociale offre da una parte una serie di servizi e beni pubblici alla comunità, dall’altra possibilità di percorsi di inclusione, auto realizzazione , autonomia, per i soggetti con disabilità.
Gli obiettivi attorno a cui si muove il progetto sono:
- Promuovere l’inclusione socio-lavorativa delle persone diversamente abili;
- Mettere in pratica progetti e opportunità che valorizzino le potenzialità terapeutiche dell’agricoltura sociale;
- Promuovere una rete di collaborazione tra tutti i soggetti sensibili ai temi dell’inclusione socio-lavorativa delle persone diversamente abili;
- Sviluppare una produzione agricola sinergica;
- Sviluppare attività alternative che possono avere risvolti positivi in ambito terapeutico e riabilitativo.
PROGRAMMARE L’ATTIVITÀ DI PROGETTAZIONE
L’attività di programmazione del progetto per la creazione di una Fattoria Sociale prevede la collaborazione delle istituzioni pubbliche e sarà essenziale, dapprima, per la lettura partecipata e condivisa dei fabbisogni del territorio e, successivamente, per il confronto tra questi e le risorse territoriali a cui si può attingere.
Da una valutazione attenta di entrambi gli aspetti, si potranno scegliere i percorsi inclusivi, culturali e terapeutici.
Inoltre, sarà importante prevedere uno strumento di valutazione in itinere che monitorerà l’andamento del progetto e la sua rispondenza alle questioni ritenute importanti da coloro che lo animano, consentendo modifiche in corso d’opera.
LE ATTIVITÀ DELLA FATTORIA SOCIALE
La descrizione delle attività della Fattoria Sociale ha un valore meramente propositivo e come tale va interpretata, subendo variazioni anche sostanziali in corso di programmazione del progetto in base alle risorse economiche e territoriali a disposizione.
Pur essendo estremamente interconnesse, le attività della Fattoria Sociale possono essere suddivise teoricamente in tre categorie che riescono a spiegare con maggiore efficacia il carattere multifunzionale dell’agricoltura sociale.
Attività agricola e valorizzazione dei prodotti tipici del territorio
L’attività economica principale della fattoria sociale sarà destinata all’agricoltura sinergica biologica non omologata ai processi industriali. I principi generali saranno quelli propri dell’agricoltura sinergica:
- Struttura dell’azienda agricola tendente al ciclo chiuso e al rispetto dell’equilibrio naturale;
- Mantenimento della fertilità del suolo attraverso l’uso di ammendanti e concimi organici, la rotazione delle colture, le semine destinate al rovescio e alla copertura permanente del terreno;
- Lavorazioni del terreno non invasive;
- Allevamento nel rispetto della natura delle specie e con un equilibrato rapporto tra capi e superficie utile;
- Scelta e miglioramento delle varietà da coltivare tra quelle rustiche, autoctone e adattate all’agricoltura biologica.
La coltivazione biologica dell’orto e del frutteto sarà diretta alla conservazione, trasformazione, commercializzazione e valorizzazione dei prodotti agroalimentari.
La scelta delle attività agricole dovranno tener conto della specificità sociale del progetto e particolarmente indicate per le attività sociali sono le colture che richiedono un più elevato fabbisogno di mano d’opera, perché in questo modo si potrà rispondere a esigenze di impiego più largo di persone a bassa contrattualità.
I terreni
La realizzazione della Fattoria Sociale prevede la richiesta dell’utilizzo delle terre di proprietà pubblica, o di privati o confiscati alla mafia. Un’area verrà destinata alla costruzione di un vivaio.
Il vivaio comprende coltivazioni a pieno campo, una zona di vasetteria, un giardino didattico “ad alta manutenzione”, ed una serra. Lo scopo è quello di svolgere, attraverso il vivaio, attività di inserimento, recupero e formazione di persone diversamente abili.
Le strutture
Gli edifici rivestono un’importanza fondamentale in un progetto di Fattoria Sociale, perché oltre ai fini produttivi dell’attività agricola, dovranno essere idonei per poter organizzare le diverse attività culturali, sociali e per una CASA FAMIGLIA per poter ospitare le persone diversamente abili nel “dopo di noi”.
Laddove fosse possibile, si intendono ristrutturare vecchi edifici adiacenti ai terreni della Fattoria Sociale o costruirne dei nuovi.
In ogni caso, saranno applicati i principi della bio architettura e verranno realizzate o ristrutturate costruzioni con materiali eco compatibili, rispettando quella sostenibilità ambientale che anima l’intero progetto.
Gli animali
Gli animali sono una risorsa fondamentale per potenziare e diversificare le attività sociali della Fattoria.
Un piccolo allevamento di animali potrebbe risultare di enorme importanza in relazione all’economia generale del progetto di agricoltura sociale.
- Praticare la pet- therapy;
- Organizzazione di corsi e seminari;
- Attività didattiche
Per costruire un piccolo allevamento di animali è necessario avere a disposizione un terreno di pascolo recintato di dimensioni idonee al numero di capi che si intendono allevare e disporre di un ricovero/stalla coperto e riparato con pavimentazione facilmente lavabile, dotato di mangiatoia e abbeveratoio di dimensioni adeguate.
Le produzioni
Allo stato attuale della progettazione, precedente all’individuazione delle terre collettive e alle conseguenti analisi agronomiche delle stesse, è difficile stabilire le colture più appropriate alle caratteristiche fisiche e chimiche dei terreni a disposizione.
Fin da ora, però, è possibile avanzare delle ipotesi di cui successivamente se ne verificherà l’effettiva realizzabilità.
L’agricoltura sinergica “biologica” prevede il ripristino o la creazione dell’ecosistema dell’area coltivata, cioè di un ambiente caratterizzato dalla stretta convivenza tra numerose specie vegetali, che instaurano tra loro rapporti di reciproco controllo o di mutuo scambio.
La Fattoria Sociale, quindi, investirà sulla coltura mista di ortaggi o fruttiferi, che avendo esigenze diverse e soprattutto una produzione non contemporanea, impediscono l’unificazione dei lavori e la meccanizzazione, permettendo, invece, di svolgere attività sociali e didattiche legate all’agricoltura in ogni periodo dell’anno. La produzione di ortaggi e frutta, quindi, sarà molto diversificata.
Un’area verrà destinata alla costruzione di un vivaio
Commercializzazione
Filiera corta a Km zero saranno i principi alla base della commercializzazione dei prodotti della Fattoria sociale.
La chiave di questi progetti è sensibilizzare i cittadini-consumatori nei comportamenti e nelle scelte di acquisto fino a contrassegnare veri e propri stili di consumo, dalla consapevolezza che le confezioni di alcuni prodotti alimentari dovrebbero essere ridotte al minimo perché inquinanti, alla necessità che contengano più informazioni in grado di rispondere a molteplici domande di origine, composizione e qualità, fino a motivare la coscienza che la stagionalità dei prodotti, con tutti i benefici conseguenti in tema di qualità, gusto, memoria, tradizione e benessere.
Tutto ciò potrà avvenire anche attraverso la vendita ai GAS. Gruppi d’Acquisto Solidale.
Per chi ne avesse la necessità, si può attivare anche un servizio di consegna a domicilio, ed inoltre sono possibili rapporti di collaborazione con negozi interessati.
Attività Sociali
La Fattoria Sociale è, prima di tutto, un luogo di inclusione sociale, di benessere, di riabilitazione.
L’obiettivo delle attività sociali è quello di servizi per “persone con disabilità fisiche e cognitive”:
- La pet-therapy;
- La Casa Famiglia
- Il Vivaio
- La Ristorazione
In ogni modo, la Fattoria Sociale è anche un luogo pubblico per la comunità dove poter svolgere i più differenti momenti di aggregazione sociale ( feste, corsi, convegni, sagre, etc…).
Si intende così agevolare l’aggregazione della popolazione, in particolare dei giovani e degli anziani, attraverso la creazione di iniziative per il tempo libero.
Attività Culturali
La Fattoria Sociale è un centro di cultura, che intende offrire servizi e promozione culturale gratuita alla comunità locale.
La Fattoria sociale oltre che essere meta di scolaresche per attività didattiche, organizza cicli di seminari o singoli incontri di studio, spesso operando in collaborazione con istituzioni accademiche, centri di ricerca ed amministrazioni pubbliche, caratterizzate da obiettivi culturali e interessi tematici affini a quelli dei progetti della Fattoria Sociale.
Inoltre, la Fattoria intende divenire un centro per lo sviluppo degli itinerari enogastronomici e culturali, delle reti agro-turistiche e di quelle dedicate al benessere, delle filiere agro energetiche.
Insieme agli altri attori economici e culturali della zona si possono sviluppare progetti per coordinare un’offerta integrata dei servizi eco-turistici e culturali del territorio di Tivoli secondo un’ottica di sviluppo locale sostenibile, migliorando l’attrattività turistica e il capitale culturale del territorio.